Tarabuso

(Botaurus stellaris)

La sua elusiva presenza viene tradita, in primavera, dal sonoro richiamo, paragonato ad un cupo “muggito” udibile anche ad un paio di chilometri di distanza.

Descrizione

Forme compatte, collo corto, chiaro e con lunghe striature verticali beige, il piumaggio è altamente mimetico, bruno-giallastro screziato di nero. Durante il giorno sosta immobile tra le canne, assumendo all’occorrenza una caratteristica posizione mimetica, con il collo e il becco puntati verso l’alto e ondeggianti per imitare il canneto mosso dal vento.

Habitat

Densi canneti o formazioni di vegetazione palustre in particolare canneti, tifeti, scirpeti, stagni, rive dei fiumi, coste lacustri.

Osservazioni in Torbiera

Il tarabuso è presente regolarmente, sia durante le migrazioni, sia in pieno inverno, con presenze scarse ma regolari. Frequenta le zone del canneto più fitte e mature e si fa sorprendere più facilmente allo scoperto quando la superficie delle vasche è ghiacciata. L’importanza di questa specie è confermata anche dal suo inserimento nell’Allegato I della Direttiva CEE 791409.

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