Progetto BioHub Torbiere 

Progetto finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU – Piano Nazionale Resistenza e Resilienza (PNRR) – Missione 4 “Istruzione e ricerca” Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” Investimento 1.4 “Potenziamento strutture di ricerca e creazione di campioni nazionali di R&S “ – Avviso N. 3138 del 16 dicembre 2021 rettificato con D.D. n.3175 del 18 dicembre 2021 del Ministero dell’Università e della Ricerca;

 

Finalità

Il progetto BioHub Torbiere nasce dal bisogno di ampliare ed integrare le ricerche scientifiche che l’Ente porta avanti dalla sua istituzione. Oltre a questo obiettivo ci si è posti un altro altrettanto importante: connettere due sponde della società offrendo un luogo dove la comunità locale e il mondo della ricerca, della conservazione e della valorizzazione si possano incontrare.

Problematiche

  • Dati naturalistici non completi – i dati più aggiornati in possesso dell’Ente Riserva riguardano solo alcune aree di ricerca – avifauna, ittiofauna e vegetazione – tralasciandone molte altre, anche altamente caratterizzanti dell’area.
  • Erosione delle briglie di terra – elementi che caratterizzano l’area della Riserva è rappresentano luogo ideale per la nidificazione, rifugio  di molte di uccelli. A causa del processo di erosione naturale queste briglie sono desinate a scomparire facendo diventare la Lama un grande specchio d’acqua.
  • Abbandono di alcune aree
  • Conoscenze poco chiare relative all’area della Riserva Naturale e alla sua protezione da parte di alcuni stakeholders territoriali
  • Capacità di divulgazione da parte del personale dell’Ente e dei professionisti da incrementare al fine di rendere più comprensibile le azioni di conservazione implementate
  • Conoscenze poco chiare da parte dei visitatori relative all’importanza della conservazione della biodiversità

 

Soluzioni e obiettivi 

Il progetto mira, attraverso un approccio multidisciplinare, ad ampliare ad integrare le azioni di monitoraggio, ripristino e divulgazione. Per rispondere al meglio alle problematiche sopradescritte, il progetto BioHub Torbiere è stato suddiviso in 3 work package:

  1. Monitoraggi e ricerche – pilastro dell’iniziativa, che ha l’obiettivo di ampliare ed integrare il database dell’Ente. Attraverso un approccio multidisciplinare si andranno a svolgere studi e ricerche nei seguenti ambiti: idrologia delle acque; avifauna – con particolare attenzione ad alcune specie considerate rare e localizzate come il Basettino, il Migliarino di palude e la Salciaiola; vegetazione delle aree umide dell’anfiteatro morenico del Lago d’Iseo, costituite da 12 siti oltre alla Riserva; chirotteri; coleotteri idroadefagi; odonatofauna; erpetofauna; lepidotteri.
  2. Ripristino ambientale – sono state previste due tipologie di azioni: la prima, una Nature-based solution, consistente nell’istallazione di isole galleggianti, strutture che sono una soluzione innovativa molto importante per l’ecosistema delle Torbiere; la seconda il ripristino di un area di Habitat 6510 – praterie magre da fieno a bassa altitudine.
  3. Coinvolgimento e capacity building – L’obiettivo delle azioni di capacity building è quello di rafforzare le capacità amministrative sviluppando competenze e conoscenze relative alla conservazione della biodiversità da parte degli attori della pubblica amministrazione promuovendo quindi una cultura della biodiversità. Previste anche azioni interne di capacity building, dedicate ai professionisti, Comitato Tecnico Scientifico e dipendenti dell’Ente con l’obiettivo di migliorare le proprie skills per una divulgazione più efficace. Per quanto riguarda l’aumento della consapevolezza si andranno a proporre attività per i più piccoli ma anche per adulti e stakeholders del territorio.

 

Per uno studio approfondito del progetto SCARICALO QUI 

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