Falco pescatore

(Pandion haliaetus)

Magnifico rapace noto per la sua abilità di afferrare i pesci con gli artigli effettuando spettacolari tuffi. Oggetto di reintroduzioni in Italia, dopo che si sera estinto, ora presente con un piccolo numero di coppie in Toscana e Sardegna.

Descrizione

Rapace di grandi dimensioni completamente adattato alla vita sull’acqua e a una dieta esclusivamente piscivora: piumaggio corto e compatto, molto impermeabile, becco robusto e uncinato e artigli lunghi provvisti, alle estremità, di escrescenze adatte a trattenere le viscide prede.
Il piumaggio dell’adulto è di colore marrone con striature chiare nelle parti superiori, la testa è bianco-crema con una larga banda nera in corrispondenza degli occhi gialli. Le parti inferiori appaiono bianche nel corpo e nelle penne ascellari, mentre la parte distale del piumaggio è bruno.
In volo è facilmente riconoscibile per le ali lunghe e strette, simili a quelle di un gabbiano, incurvate a disegnare una specie di M, con caratteristiche macchie carpali nere.

Habitat

Zone umide interne e costiere, ricche di pesce

Osservazioni in Torbiera

È possibile osservare la specie soprattutto durante le migrazioni, in particolare nel mese di marzo e aprile e poi in settembre.
In alcuni anni qualche individuo si è fermati anche nel periodo estivo. Lungo il sentiero che dal Monastero conduce al percorso centrale, in corrispondenza della piattaforma di osservazione, è possibile notare su un pilone di cemento una struttura in ferro alla quale è ancorata una sagoma di falco pescatore, posizionata per invogliarlo a fermarsi in Riserva.

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