Tartaruga dalle orecchie gialle/rosse

(Trachemys scripta)

Rilasciata da persone che la tenevano come animale da compagnia. Molto invasiva, cresce in gran numero: gli individui giovani sono carnivori, da adulta è erbivora.
Oltre ai danni diretti causati alle specie di cui si nutre danneggia e disturba i nidi degli uccelli acquatici.

Distribuzione

Originarie del Nord e Centro America e delle regioni nord-occidentali dell’America meridionale (Colombia e Venezuela), è uno dei rettili più commercializzati al mondo, ed è oggi presente dall’Asia, ai Caraibi, Israele, Bahrein, Sud Africa e in molti paesi europei.

Descrizione

Sono state inserite nell’elenco delle cento specie invasive più dannose dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e sono nella lista delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale approvato dalla Commissione europea. Queste tartarughe in Europa competono sia per il cibo che per il territorio con la tartaruga palustre autoctona (Emys orbicularis), attualmente in forte diminuzione (assente nelle Torbiere).

Habitat

Vive in laghi, stagni e i fiumi dal corso d’acqua lento con argini fangosi e con abbondanza di piante acquatiche.  In Italia sono state introdotte negli anni ’70 e sono ormai largamente diffuse sul nostro territorio. Si stima che nel nostro paese ogni anno giungessero ca. 900.000 tartarughe invasive determinando l’amplissima diffusione di queste specie nei corsi d’acqua, nelle fontane e laghi dei parchi pubblici d’Italia. Dal 2016 l’Unione Europea ha sospeso l’importazione nel territorio comunitario   delle tartarughe del genere Trachemys.

Osservazioni in Torbiera

Sono facilmente osservabili in Riserva presso le vasche d’argilla.

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