Birdwatching

Il Birdwatching è l’osservazione degli uccelli liberi in natura. Una passione straordinaria che può conquistare chiunque, grandi e bambini.

Gli uccelli, infatti, sono senza dubbio tra le più affascinanti manifestazioni della natura. Il loro volo, le loro migrazioni, il piumaggio, i colori hanno sempre colpito l’attenzione dell’uomo. Per le prime volte si consiglia di richiedere una guida esperta di birdwatching per imparare i rudimenti di questa attività.

Le Torbiere del Sebino sono particolarmente importante per gli uccelli acquatici nidificanti, svernanti e migratori. Tra le specie protette e di interesse comunitario che nidificano nel sito citiamo: l’airone rosso (Ardea purpurea), il falco di palude (Circus aeruginosus), il tarabusino (Ixobrychus minutus), il nibbio bruno (Milvus migrans), la nitticora (Nycticorax nycticorax),  la schiribilla (Ponzana parva), la salciaiola (Locustella luscinioides).

Tra le specie svernanti e migratrici sono di particolare interesse il tarabuso (Botaurus stellaris), l’albanella reale (Circus cyaneus) e il pendolino (Remiz pendulinus).
Le Torbiere del Sebino sono inoltre uno dei pochi siti riproduttivi in Lombardia del basettino (Panurus biarmicus).

Le specie, invece, che più comunemente si possono osservare nella Torbiera, sono: il cigno reale (Cygnus olor), il cormorano (Phalacrocorax carbo), la gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), lo svasso maggiore (Podiceps cristatus), il germano reale (Anas platyrhynchos), l’airone cenerino (Ardea cinerea), il cannareccione (Acrocephalus arundinaceus) e l’airone rosso (Ardea purpurea)

L’Ente Gestore, negli anni si è impegnato a creare più di una zona dedicata agli appassionati dell’avifauna presente in Riserva creando varie postazioni per l’avvistamento.

Lungo il percorso centrale sono presenti quattro postazioni dedicate al birdwatching, (foto postazioni) mentre sul percorso Nord, è presente una torretta d’avvistamento che offre una visuale a 360° sulle vasche poste a sud.

ATTREZZATURA NECESSARIA:

Binocolo

Scegliere un modello di buona qualità, se ne trovano a partire dai 150 €. Si consiglia un modello che abbia 8 o 10 ingrandimenti, non troppo pesante; quindi,  lente di uscita (quella grande davanti) dovrebbe avere un diametro di 30 o 40 mm. Le due misure più usate sono sintetizzate dai venditori con la sigla 8×30 o 10×40. Un binocolo 8×30 è leggero, offre un campo visivo ampio e una discreta luminosità, un 10×40, preferito dai birdwatchers esperti, sebbene sia più pesante  e necessiti di una maggiore esperienza per la messa a fuoco, offre dettagli maggiori sugli uccelli più lontani dall’osservatore.

Manuale sugli uccelli

Il più usato manuale sugli uccelli è: Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente. Ediz. Illustrata, con mappe di distribuzione. Volendo scegliere un manuale diverso si tengano presenti le seguenti regole: le immagini sono sempre meglio delle fotografie, le mappe con la distribuzione delle specie sono indispensabili se non si è un ornitologo o un birdwatcher molto esperto.

Taccuino da campo

è sempre interessante annotare le proprie osservazioni  con data e luogo, per poterle ricordare nel tempo e per scambiare eventuali impressioni o scoperte con altri appassionati.

Macchina fotografica

Fotografare le specie che si sono viste, può essere molto utile per i principianti, che così avranno la possibilità di farsi aiutare dagli esperti per l’identificazione delle specie difficili. Si tenga conto che quando si chiede aiuto per identificare una specie è sempre meglio una pessima foto che una bella descrizione. Per iniziare può andare benissimo anche una macchina compatta, non troppo costosa, che più o meno tutti abbiamo già in casa.

 

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